Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Gli tpiacevoli di'sumi fra i volo11tOri italiani come mai non capiva che queste divisioni fra le poche centinaia di volontari italiani erano ridicole. - Io - ris pose - ero in trattative col governo greco per la formazione di una colonna autonoma prima della venuta di R icciott i, ed ero già d'accordo che non avrei avuto nulla di comune coi figli di Garibaldi. - E perchè allora indossate la camicia rossa? - Questa non è un monopolio della famiglia di Garibaldi. - :Ma i fi gli di Garibaldi come gene rali dovrebbero essere riconosciuti da voi quali superiori. - Tutto ciò che io posso fare è di evitare attriti fra i miei uomini e quelli di Ricciott i, procurando di essere mandato via da Atene, o in Epiro o in Tessaglia, al più presto possibile. Io anzi non volevo venire neppure in Atene, ma volevo sbarcare in qualche a ltro punto. - Davanti a questo brutto spettacolo, nasce il sospetto che il Comitato g reco non abbia favorito e promosso a sue spese l'arruolamento di volonta ri italian i per avere dei buoni soldati, ma piuttosto per altri fini. Gli elementi migliori, specialmente dal punto di vista della disciplina' e dell'attitudine alle marcie ed alla gue rra, sembrano i 6 50 o 700 arruolatisi finora sotto Ricciotti. La colonna di 250 comandata da Me reu, che Ricciotti mandò in Epiro, si fa onore. Essa marciò

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