Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

30 Dopo la ritirata di Larissa È vero che nel porto vicino stanno alcune navi estere pronte a ricevere a bordo la famig lia reale, ma se scoppiasse improvvisamente una rivolta, è mol t o dubbia l'utilità d i quei soccors i. Fortunatamente manca l'unione fra i malcontenti, e i più autorevoli capi dell' opposizione gettano anzi acqua sul fuoco, convinti che una ri voluzione interna non farebbe ora che peggiorare la posizione già tanto compromessa. A proposito dei deputati g reci ho notato oggi alla Camera che essi entrano nell' aula col cappello in testa c il bastone in mano, e rimangono coi bastoni fra le gambe mentre siedono ai lo ro post i. ì\I i pare un' usanza pericolosa in caso eli sedute burrascose ! Riflettendo poi che la T essaglia è in g ran pa rte ora in mano dei turchi , pensavo oggi alla strana situazione dei deputati di quella regione, rappresentanti di paesi e di popolazioni cadute in mano del nemico. Dei colloqui che ebbi oggi non vale la pena che dia minuti resoconti : tutti i miei inte rlocutor i fi nivano col confessare di non sapere che cosa sarà per succedere. In una cosa erano tutti concordi: nel dichiarare che, a parte la preparazione assolut am"ente insufficiente, nella direzione clelJe operazioni di guerra una grande confusione fu creat a dal fatto che più del governo comandava la casa mil itare del R e e spesso g li ordini delle due autorità erano contraddittori.

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