Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Dopo la ritirata di Lorissa * A proposito della incomprensibile ritirata di Larissa, alcuni reduci affermano che l'ordine di rettocedere fu dato senza che si avesse ancora alcun segno di movimento d'accerchiamento da parte dei turchi. Aggiungono quei t·educi, fra cui il nostro connazionale signor Giachetti, che anzi, dopo esse rsi battuti in linea spiegata per due giorni lungo le posizioni di !\lati, i greci erano in eccellenti posizioni. Viceversa questa sera altri giuravano che la cavalleria turca, favorita dall'oscurità, si era realmen te avanzata venerdì sera spargendo il pànico e la cot~­ fusione nelle truppe greche. A chi credere? ( t). È un fatto intanto che l'aspettativa per la seduta della Camera ha impedito oggi il rinnovarsi dei disordini di ieri. Basterebbe in questo momento l' accordo fra pochi agitatori risoluti per portare in Atene la rivoluzione. La città è rimasta completamente sprovveduta di truppe e di gendarmi. Per le strade non erano di pattuglia oggi che poche coppie di soldati a cavallo, e nella notte il servizio di polizia è fatto da uno scarso numero di cittadini, specie di guardie nazionali in borghese. (J) La versione esatta. era la prima. A L:trissa non ''i era alcun soldato di cavalleria turca durante il pànico e la precipitosa ritirab .

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