Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

La battagliO. di Domokì> 19i « Tra i primi che giunsero a lla scogliera vi era un gruppo d'italian i, in mezzo ai quali si trovava il Fratti. « Io , che lo raggiunsi pochi minuti dopo, mi sentii dire da qualcuno : - Generale! Fratti è ferito!- « Continuai a dare gl i ordin i necessari; poi, nvolgendomi ,·erso il gruppo che cominciava ad allontanarsi, chiesi: - Come sta Fratt i? - « Mi fu risposto: - È morto ! - « Intanto d iventava necessario liberarci dalle torme dei tiragliatori nemici, che quasi circondavano, c che nella nostra posizione esposta, ci tempestavano di colpi: perciò spinsi sulla nostra destra la seconda, terza e quarta compagnia ital iane, sostenute dal dis taccamento fra ncese. « Le tre compagnie, distese in tiragliatori, ben presto obbligarono il nemico a rinculare. « Feci lo stesso sulla destra con le compagnie greche sotto gl i ordini del capitano i\[artini, e guidate dal conte Roma, deputato al Pa rlamento g reco, che mi fu sempre di aiuto inestimabile durante tutta la campagna e s i dimostrò uomo di sommo coraggio. « Anche queste ben presto ci liberarono dal nemico sulla nostra destra, e, ordinato l'avanti a tutta la nostra linea, questa s i avanzò magnificamente occupando un fronte eli circa un chilometro e respingendo il nemico per quasi due ch ilometri. « E non era cosa t anto fac ile, in quanto che la

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