Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

186 La battaglia di Domokò verso la destra, ordinò di marciare avanti. Lo seguivano una batteria con poca fanteria g reca. Dopo t re ore di marcia forzata sboccarono nel piano. Dal rombo dei cannoni si sentiva che la battaglia era già cominciata alla destra di Domokò. Per meglio vedere salirono sopra un'elevazione di terreno, quando all' improvviso ricevettero una scarica di fuciler ia dai turchi. « Erano le T6.30. I garibaldini si misero in posi· zione e cominciarono il fuoco. Fra i primi marciava a piedi, armato di fucile, avendo da due giorni rinunziato al cavallo, Antonio Fratti, e stava tirando le prime fucilate, quando cadde colpito da una palla che, penetrata nel fianco destro, traversò tutto il petto, uscendogli dalla sinistra. « Tosto accorso, lo raccolsi fra le braccia, chiamandolo per nome; ma Fratti spirò subito, senza poter pronunziare una parola. « Frattanto i garibaldini spiegavansi sui lati di una collinetta, avanzandosi in ordine sparso verso i turchi; che e rano circa 3000 cioè in numero t riplo. « Un g ruppo di cavalleria turca cercò di aggirare i garibaldini sulla sinistra, ma lo spostamento di una compagn ia di volontari, discesa con alcuni gr-eci dalla montagna, e alcuni colpi dei due cannoni greci, costrinsero la cavalleria a ritirarsi. « Durante un'ora i volontari continuarono ad avanzare, arrivando fino a 200 metri dai turchi, ed allora

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