Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

La battaç/i(l di Domo!.:ò lgnorando sempre dopo la battaglia di Domokò - a cui io avevo assistito dal centro - ciò che fosse accaduto dell'estrema sinistra e della colonna Ricciotti, corsi giovedì sera a trovare il deputato Galtorno. Non ne sapeva nulla neppur lui. Gli era giunta solo vagamente la voce che anche gli uomini di Ricciotti si erano battuti perdendo, fra g li altri, il deputato Fratti. Alle 1 1 pom. di giovedì sera andammo insieme, Gattorno ed io, dal presidente del Consiglio, R allis, che ignorava anch'egli la sorte dei garibaldini di Ricciotti, ed aspetrava in proposito notizie dal principe Costantino. Ieri mattina, venerdì, 21, giunsero finalmente al Pireo alcuni vapori da Santa i\[arina (Stylida) recanti non solo i superstiti ed i feriti del gruppo Mereu, ma anche qualche ferito della legione Ricciotti. Da essi e dal dottor Eugenio Casazza, capo dell' ambulanza di Ricciotti, raccolsi il raccon to delle peripezie subìte da quei volontari. Il Serrantoni di Imola mi narrò: « Nella notte da martedì a mercoledì, a mezzanotte, cioè subito dopo la mia partenza, un grande pànico venne sparso a Lamia. Alcuni malvagi, a scopo di rapina, gridavano : Arrivano i htJ'thi l ed allora tutti scappavano verso le Termopili e verso la marina. " l carcerati dovettero veni re liberati dalle prigioni.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==