Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Livadia è una industriosa cittadina della Beozia (sooo abitanti) nei cui dintorni si coltiva in discreta quantità anche il cotone. Vista l'impossibilità di avere una carrozza, neppure coll'aiuto del sindaco e della polizia, e non volendo fermarmi, mi procurai a nolo tre cavallucci da montagna, uno per mc, uno pc! dragomanno ed uno pel bagaglio; e partito alle 7 di sera, marciando tutta la notte percorsi i 40 o 45 chilometri che separano Livadia da T cbe, dove giunsi alle s.JO antimeridiane eli giovedì. Neppure a Tebc si trovavano vetture, e solo per gentile ma non disinteressata concessione di un privato, potei avere un char-à-banc a due ruote con cui recarmi in Atene ( 71 chilometri). Ero già tutto pesto e indolenzito per le scosse - lungo le strade piene di buche e di sassi - delle Yecchic carrozze sgangherate da Lamia a Dadi ed a Livadia; il cavallo da Livadia a Tebe m' a\·eva finito di rovinare con la sua sella eli legno alla beota; non mancava altro, per ammazzare un uomo, che il barroccio tebano. Basta, partito da T ebe alle 7 ant. di giovedì, giunsi in Atene alle 7 pom. dello stesso giorno, e dopo tanti disagi ebbi la soddisfazione eli constatare che i piroscafi partiti contemporaneamente dal golfo eli Lamia non mi avevano preceduto nel loro arrivo al Pireo.

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