Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

LA !Jallaglta di Domokò bada, ma che cagionarono g ravi perdite a lla sinistra, dove le truppe g r eche e rano più scarse. Quando fu portato via il primo morto italiano, Antonio Pini, ragioni e re di A rezzo, g li ufficiali g reci si scoprirono e dissero ai loro soldati: - Salutate questo s tranie ro, che è morto per il vostro paese ! - i\Iolti giovani volontari s i comportarono da e roi. Quando il Martinozzi cadde gravemente fe rito, gridò : - Coragg io, compagni, viva l'Italia ! - Alcuni , benchè fe riti , seguitavano a bat tersi. Sul corpo di Ugo S ilvcst rini di Castelbologncsc furono riscontrate ben sette ferite d' a rma da fuoco. Fra g li italiani c'era un giovane inglese, certo Newbold, tiratore meravig lioso. Ogni uomo che egli prendeva di mira, cadeva senza fallo. Prima di tirare diceva ai compagni vicini: - Guarda quell'uomo a cavallo - oppu re: - Vedi quel turco sotto l'albero?- e la vi ttima designata stramazzava. i\Ia a un trat to, mentre teneva la pipa in bocca, il Newbolcl fu colpito c cadde alla s ua volta. Apparteneva alla 3" compagnia. Insieme col maggiore Mereu era assente, per essersi recato da Ricciotti, il dottore della . legione, Tolomei di Roma ; ma ne fece molto bene le veci lo studente in medicina Ezzelino Magli di Bologna. Anche il volontario Paolo Dall'Oppio di R avenna cadde gravemente ferito g ridando:- Viva J' [talia! -

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