Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

La battaglia di Domokò 175 Questo Mosca, vecchio soldato, fu mol to utile perchè, cominciato l'attacco dei turchi, indovinò subi to le distanze e comandò l'alzo prima a 8oo metri, poi a 6oo, infine a 400, colpe ndo sempre giusto. Cinque volte i volontari italiani r imasero senza cartuccie e il Mosca ed altri dovettero andare a cercarne sotto il fuoco presso gli ufficiali greci più vicin i. Essi tirarono sempre fermi, da una trincea, dalle 4 alle 6. 45 pomeridi ane. Dicono che la fanteria greca tirava troppo in fre tta e senza alzo, s precando una quantità enorme di car· tuccie. Molto bene tirava invece la scarsa a rt iglieria greca. Videro molti cannoni turchi smontati e gruppi di uomini e di cavalli nemici fare grandi capriole sotto l'azione degli slwajmel/s e delle g ranate greche. Al centro tirava molto male l'artiglieria turca, ma la fanteria mirava mo lto bene e si avanzava con g rande audacia. Allo scoperto i soldati turchi sparavano i loro colpi, si facevano quindi scucio del braccio s inistro alla faccia e avanzavano. Se i greci avessero avuto un maggior numero eli cannoni, le truppe turche non avrebbe ro potuto avanzarsi tanto. Accanto ai vo lontari italiani scoppiarono varie g ra· nate turche sollevando nembi eli terra, ma facendo poco danno. Raccontano i volontari che a destra ed al centro i turchi o bene o male furono per lo meno tenuti a ,.

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