Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

lA balloglla di D omol.•ò * La processione dei feriti ingrossava. Fece molta impressione la notizia che vi era fra essi anche il colonnello Mauromicalis. Lo vidi arrivare alle 7· 30 disteso sopra una barella portata da quattro soldati. Fu ferito in una gamba. È un bel vecchio, con la barba bianca, alto, di nobile famiglia. Essendomi levato rispettosamente il cappello al suo passaggio, egli port?• all'ala del berretto la mano destra che, calzava an cora un guanto bianco. Dopo Smolenski, questo vecchio era ritenuto uno dei più bravi ufficiali dell'esercito greco. Accusato ultimamente di essersi mostrato troppo prudente, ieri deve essersi esposto per progetto. Lo seguiva un giovane e brillante ufficiale di cavalleria, il principe di l\1orussi, suo nipote, tornato testè da Creta. l\fentre il sole t ramontava, illuminando con qualche raggio sanguigno la triste scena, il combattimento continuava, specialmente a s inistra, ma il fuoco andava a poco a poco diminuendo. Dall'erto sen tie ro vidi salire lentamente i superstiti della legione Mereu. Portavano ancora in testa la loro piccola bandiera: una croce bianca in campo azzurro. Recatomi alle tende della Croce Rossa, trovai che i feriti vi affluivano in grande quantità. Tutt<• le ca r-

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