Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Lo vila al campo •S7 bero avuto fiori dalle donne e vesti e viveri dal governo. Questo invec.e è già imbarazzato a provvedere dell'i ndispensabile le proprie truppe e ben poco può fare per i volontari stranieri. Essi parlano molto male delle truppe greche che si trovano nell'Epiro, e le dicono demoralizzate e incapaci di battersi. li maggiore signor Mereu che comanda questi volontari è un ex ufficiale in sulla cinquantina, con la barba grigia : porta un cappello di feltro e la camicia rossa, ma senza alcun distintivo. Egli va oggi stesso a l campo di Ricciotti : i suoi volontari vi andranno domani. Nessuna notizia di ostilità neppure oggi : solo ieri sera vi furono alcune fucilate agli avamposti di estrema destra, ma cosa insignificante. Ciò che si fa sul serio è la guerra ai quadrupedi. i\lentre stamane il mio unico cavallo veniva portato all'abbeveratoio, fu sequestrato e portato non so dove da due soldati. Reclamai presso il capo della polizia, il quale promise di farmel o restituire. Finora però non l'ho visto e mi trovo per il momento appiedato come sono tanti soldati di cavalleria, per difetto di cavalcature. Per le continue piogg ie le straducole del paese sono impraticabili: si affonda nel fango e nel sudiciume. Il principe Costantino se ne sta tappato nella

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