Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-89Vorranno essi dunque conservare inesorabilmente il titolo di piccola nazione, per sacrificargli tanti interessi, tanti vantaggi, tante e sì buone relazioni? Persistendo nel loro isolamento e in questa apparente indipendenza, non temono essi di soh1igliare a quella fanciulla, la quale, pel piacere di darsi libera mente a molti amanti, rifiuta di stringere un legittimo connubio col fidanzato che la morale e gl' istinti suoi primitivi gli ordinano di accettare per isposo? E finalmente è egli ben certo che costituiscano una nazione, una piccola razza distinta? I fatti vengono continuamente a smentire questa opinione. La Svizzera vorrà forse ragionevolmente pretendere di essere un popolo omogeneo, per la sola ragione che vive quasi tutto in mezzo alle montagne '? Sarebbe un ' asserzione falsissima; come pure il dire che la somiglianza del territorio abbia conferito ai suoi abitanti medesimezza di costumi, di occupazioni, di lingu(lggio. A Ginevra, a Basilea, a Neuchatel si parla francese ; tedesco a Zurigo, a 13erna, ad Apenzello , a Friborgo; italiano nel Valese, nei Grigioni e nel Ticino : quindi non si possono neppur intendere fra di loro. Qui sono in gran parte agricoltori, là banchieri, altrove manifaltori, talchè non si saprebbe dire quali siena le questioni nelle quali si sieno trovati d' accordo i ventiquattro canton i che costituiscono la Svizzera. Vediamo dell a Danimarca . L' Europa è testimone di una questione cho si agita tra la Confederazione e il trono di Copenaghen rispetto ai Ducati, i quali , non si sa per qual ragione, se pur non è per ricompensa

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