Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-78supremazia nominale, e dove i grandi Stati sono continuamente obbligati d'intervenire per produrre precisamente l' effetto contrario a quello che fingono di voler conseguire, vale a dire la diminuzione dei poteri di alta sovranità, come è avvenuto nella Moldovalacchia, nella Servia e nel Montenero ; le quali cose, non contestate da alcuno, sono tanto evidenti, tanto anormali, che con le migliori intenzioni possibili di concludere affatto diversamente, è forza riconoscere cbe esiste un altro mezzo di rnggiungere l'equilibrio europeo che non è il ricostituire la più assurda delle anoma lie. Non appena lo smembramento dell ' Impero Otto· mano ,avrà dato all ' Europa il segno del rimpasto generale, il resto ande.rà di;l sè, mediante un sistema generale di compensazioni che sarà richiesto e riconosciuto equo dagli interessati . Quando sarà risolutamente formulata la seguente quesLione: a qual nazione, a qual razza .dovrà unirsi questo vasto territorio che dovrà togli ersi da ll e mani impotenti che lo possiedono, sia come bene proprio, sia a titolo di alto dominio? A simile domanda soccorre pronta e facile la risposta. Nè questo sarà gran fatto difficile, giacché, quando per la forza delle cose sarà venuto il momento di provvedere al sistema di equazione mediante una divisione fondata nell' assimi lazione delle razze e nei confini territoriali, quel giorno, noi diciamo, gli Stati saranno pronti, gli uni a cedere i possedimenti che saranno stati giudicati riconosciuti antipatici, e gli altri ad accettare quelli che saranno ad essi assegnati dall ' ordine naturale.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==