Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

- 77una parte quello che concede dall ' altra, e così consuma la sua vitalità in una lotta che lo conduce direttamente alla morte . Lo smembramento dell ' impero d ' Oriente, previsto e predetto da tutti gli uomini di Stato, deve attivamente occuparli, perchè i suoi destini sono prossimi . Incessanti agitazioni, diffi coltà sempre rinnovate si succederanno continuamente finch è si persisterà in questo sistema di espedienti che non può contentare nessuno, e non si verrà ad un rimedio definitivo, a una assimilazione nuova e, lo diremo senz' altro, alla riunione delle diverse provincie sott.oposte alla dominazione del sultano, ai corpi delle vaste divisioni europee. · Che sono, infatti, q.uelle continue agitazioni , que' rivolgimenti giustifìeati, quelle ~anguinose depredazioni, que' cambiamenti di governo che ogni giorno 'si rinnovano in questa scena di convulsioni perpetue, se non i segni precursori della caduta dell ' impero ? Gl'inutili tentativi perchè fossero eseguite le clausole del Halti-Humaioum imposte contro suo genio al sultano; i lamenti non ascoltati dei cristiani di Candia, e la necessità per essi di ricorrere alle armi se non vogliono vedersi rovinati dai pascià che avrebbero il dovere di proteggerli ; i massacri abbominevoli e le rapine di Djeddah ; le dissensioni quotidiane provocate a Gerusalemme tra le differenti Chiese per l' impo· tenza dei governatori ; il pascialalo d' Egitto reso indipendente di fatto, il cui ultimo legame che lo unisce a Costantinopoli non serve che a ritardare le decisioni prese per il vantaggio di tutta Europa ; tìnalmente la questione dei Principati che vogliono liberarsi da una

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