Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-75nazioni, delle Potenze, dei territori, dei procedimenti di questo gran tullo che costituisce l'Europa. Abbiamo esaminata una parte di ciò che esiste, scenderemo ora a percorrere rapidamente gli elementi secondari, con che arriveremo naturalmente ad assegnare a ciascuno il luogo che gli desideriamo il più ·presto possibile, perchè tale sarà stata la volontà di Dio, riconosciuta dalla ragione e dal sapere di una in1mensa maggiorità. Daremo termine a questo lavoro prendendo in esame le altre parti del mondo cons iderate nelle loro relazioni con l'Europa. Cercheremo di dimostrare come l'equilibrio delle razze sarà compito dall'equilibrio dei possedimenti lontani che, considerato lo stato imperfetto di loro civi ltà, dovranno sottostare, pel vantaggio di tutti, ai popoli civiÌi. Egli è questo un compimento necessario della esposizione del riordinamento che noi proponiamo, e, speriamo, un nuovo argomento favorevole all ' idea che la missione dell 'Europa, che è di diffondere lontano la civiltà, non può che aiutarlo a migliorare la propria costituzione. Inoltre, e questa e opera da andarne superbi, è il mezzo migliore per equilibrare le ricchezze, la potenza e la preponderanza di ciascuno . Le attitudini di certi popoli potranno esse pure avere il loro svolgimento, e aver modo di crearsi una nuova patria . lavorando pel bene dell'umana famiglia. Anche in quelle lontane regioni vi sono delle razze da ri conoscere, da migliorare, e sarà opera mollo onorevole per gli Europei senza stato, il recarsi colà per ricondurre nel grembo delle sane dottrine questi figli perduti nel limbo della barbarie, o nell ' abbrutimento della degenerazione.

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