Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-7'1Questi nobili sentimenti professati da un popolo, sono eglino unicamente un portato della indole sua, un effetto della educazione, degl'istinti primitivi, del carattere finalmente quale la natura glielo ha dato? Il rispondere affermativamente sarebbe, a nostro avviso, troppo grande presunzione. Vi dev ' essere, e vi è effettivamente un ' altra causa, che a noi pare di trovare senz ' aiLro nella omogeneità della sua composizione, nella sua nazionalità assoluta, nella coscienza della propria forza che gli conferiscono questi due elementi giustificati dalla sua posizione geografica. Nelle lotte che la Francia ha dovuto in diverse epoche sostenere, per numerosi che fossero i suoi nemici, e non ostanle i. grnvi timori che ispirava l' ambizione di chi la governa va , o la propaga zione delle -sue idee, si sono per lei inventate nuove maniere el i umiliazioni , sono giunti fino a strapparle le unghie , ma non è mai- passato per la mente a nessun uomo di Stato di tentarne lo smembramento. Bisogna quindi ·convenire con noi che le nazioni stab.ili non possono comporsi ài esseri umani, tratti da paesi diversi per costumi, per clima, per origini, e ammassati più o meno volontariamente in una qual che contrada, e uniti insi eme con un cemento composto frettolosamente sul banco di un Congresso ; ma unicamente di esseri che hanno comunanza d' idee, di bisogni, di aspirazioni , aventi uno stesso fine, le stesse credenze, le stesse origini ; e tutto poi subordinato al soddisfacimento delle esigenze fisiche, come quelle che nascono dalle influenze del clima, dai limiti naturali, dal ravvicinamento forzato, e, per dir tutto in una parola, col ri-

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