Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-63mento di data più recente, che muove dal marchesa lo di llrandeborgo per divenire un9 Stato principal e nel centro dell ' Europa , vi è dunque egualmente un lato debole, un vizio radi ca le . . Quando dicemmo che l'A ustria era in molte occasioni la nemica più crudele di sè medesima, noi la considerammo pitl particolarmente sotto il : 10 aspetto germanico. Tutte le volte adunque che ella si trova in ostilità o almeno in contradizione con la Prussia, è ch iaro che nuoce a sè medesima con questa discordia intestina ; che danneggiando la Prussia. sua sorella naturale, essa ferisce il proprio seno, e ritarda il giorno in cui la unione di questi due Stati, formerà la grandezza di quello che nasGerà dalla loro fusione. Presentemente ambiscono entrambe con eguale ardore In supremaz1a nella dieta di Francoforte, aspettando che si porga loro r occasione di impad ronirsi del territorio che non può evidentemente con tinuare a servire di pasto a una ventina di principolli che lo dissanguano . L'Austria intende bene che la sua lonta nanza e la sua vastità, già suflì ciente, non le permettono ·di aspirare a un ' aggiunzione qmtlunque di alcuno di quei piccoli Sta ti della Confederazione. Il governo di Vienna non può avere che un fin e, ù' impedire alla Prussia, la qu~le per la minore popolazione ·avrebbe diritto più di lei d' ingrandirsi, e per la sua posizione maggiori facilità per una irruzione, di eseguire un atto d' invasione che renda la sua rivale potente per modo da distruggere l'equilibrio . Da questa lotta continua, inevitabi le , ne nasce una perdita di forze e una diminuzione d' influenze, nocevole

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