Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-53denze, le nostre soluzioni, non per tanto terranno conto dei nostri studi, delle nostre idee, delle nostre proposizioni, per modificarle secondo le occorrenze, ciascuno dentro i limiti della influenza personale che avrà acquistata, o della preponderanza della nazione che lo ha investito de' suoi poteri. L'Europa travasi in istato di gestazione, e il parto di questo travaglio saranno le nazionalità, le quali, per taluno, devono moltiplicare ; mentre per noi devono in vece fortificarsi e concentrarsi maggiormente. Queste poche parole riepilogano la tesi che vogliamo sostenere in questo scritto, che sarà un breve ristretto delle grandi questioni che tratta. Noi abbiamo inteso unicamente di rtracciare un disegno, un progetto concepito di volo, una fotografia sorpresa furtivamente da un raggio di sole, come se ne vede nell ' inverno, e che non dura più di un secondo. . H.. Lo stato presente delrEuropa è forse una stato normale? Le rnoltiplici divisioni del suo territorio in cinque\ grondi Potenze, intorno alle quali vengono a prender po- ' sto e domandar protezione, come satelliti di astri maggiori, moltissimi altri piccoli Stati, la esistenza c l'agitazione dei quali non servono che a mettere in questione la pace generale, debbono essere conservale se non perpetuamente, almeno per un tempo indeterminato? Col formulare in questi termini la questione, se non si viene a riso\ verla, la si fa almeno procedere di un gran passo. Si viene a porre ogni uomo ragionevole

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