Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-22vole, coll ' aiuto della buona coscienza, mediante \' obbedienza alla PAROLA DI VITA. Oggi, quando la parola di vita dei popoli, il linguaggio, an ima tutta una nazione, la quale vuole la propria integrità, respinge il proprio smembrarnento, ed invoca la riunione, la pace, la salute della propria famiglia, il governo inglese dà segno, rispetto all ' Ita li a, di una inconcepibile grettezza di concetti . Esso non vede che la questione secondaria, l' occupazione degli Stati Romani ; tra la Francia e l'Austria non vede che rivalità ; non suppone in Kapoleone III che ambizioni. Non iscorge lo smembramento del territorio, la preponderanza straniera, il disprezzo di quel principio, che, ai termini dell ' atto délla Santa Alleanza, è il solo ~·n m'gore. Perchè questo oblio ? Noi lo manifesteremo con egua \e franchezza . l principii che vengono adottati e proclamati soltanto in vista di circostanze eventua li , cadono prestamente in obli o. Allora la fede in que' principii è alterabi le, passeggiera, mutabil e. Ma la nazione per cui essi furono proclamati, non li dimentica tanto fé:lcilmente. È onore della Francia l' aver professato questa giustizia della politica che guarda ai principii, non all e tradizioni, e che pone sopra tutte le tradizioni e tutti i principii , la fratellanza, la scambievolczza, la famiglia unica delle nazioni. L' Austria l'ha presto dimenticata. Nel 1820, nel 1831, Ael 1848 non si è rammentata che l'imperatore Fra.ncesco 1' aveva giurata nel 1815, in una solen ne occasione, in faccia all'universo. L'Inghilterra la dimenticherà essa nel 1859? Stentiamo a crederlo . L'Inghilterra non ha

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