Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-105conservandole i possedimenti insulari che gli appar·- tengono essenzialmente, e come dominio ereditario, e come scuola di civiltà, ove i suoi marinari verranno mai sempre ad ispirarsi nelle dottrine rigeneratrici che anderanno poscia a diffondere su tutti i paesi della terra. Allo svolgimento della quale ultima opinione consacreremo altre poche linee, aflìne di ben determinare le parti del mondo che vanno assegnate a questa divisione, nella quale, come ristoro della perduta preponderanza in Europa, riceverà degl'immensi territori che nessuno le vorrà per certo contrastare. L' Europa sarà certamente unanime nell 'accettare e procurare una tale soluzione. Non osiamo affermare che avverrà il medesi mo rispetto alle altre questioni che abbiamo trattate. Insorgeranno molti increduli n contrad ire le nostre previsioni, e specialmente per farle credere impraticabili . Gl'interessi che rimarranno offesi in questo. futuro ordinamento sono troppo numerosi perchè non abbiano a suscitare contrasti e parziali disapprovazioni. - E questa è la più ardente nostra speranza , e ci terremo sempre sulla breccia pronti a difendere le nostre convinzioni intorno all'avvenire. Ma, noi lo ripetiamo, tutti coloro che avranno in Europa il coraggio di manifestare i loro veri pensieri accetteranno le nostre idee sull'Inghilterra e la sua politica, e ne invocheranno il vicino trionfo. Con noi e al pari di noi, si possono amare e rispettare gl'Inglesi ; con noi e al pari di noi, convien riconoscere le tristi necessi tà alle quali è trascinato, da un falso stato di çose, il loro incostante governo.

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