Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

- 1104-- Stato, e se speriamo di aver conseguito un qualche merito, egli è nell'aver cercato di dire quello che altri pensano e non dicono. Molti pubblicisti del nostro tempo vennero rimproverati di aver sviluppata una tesi senza potere e senza osare di concludere: noi non vogli amo commettere lo stesso errore, e, per meglio dire, crediamo di non averlo commesso. Il nostro disegno era completo quando scrivemmo la prima linea , e non ci occorreva grande perspicacia per indovinare qua li sarebbero state le nostre conclusioni: 1° La distruzione dei trattati del 1815, e la conseguente necessità di una nuova di stribuzione del territorio europeo, fondata nella distinzione delle razze. Questa è la nostra idea cardinale. 2° La costituzione di tre razze, le quali sebbene dovranno rimanere per lungo tempo ancora , per causa dei governi stabiliti, divise in nazioni diverse, non pertanto formeranno una federazione resa fort e e inde lebil e mercè la fusione degl' inte re~s i comuni , l'analogia dei costumi, l'identità della religione e la contiguità dei territori . 3° La designazione di due grandi linee che dividano l'Europa in tre parti, occupate dalle tre razze: la razza lat ina, la razza germanica, \a razza grecoslava, avente ciascuna la sua religione adottiva; cattolica la prima, protestante la seconda, greca la terza; e tutte tre collegate da un principio comune: il Cri sti anesimo. 4° Finalmente, e come conseguenza di questi principii , la separazione dell ' lnghil terra dal concerto Europeo; assegnandole però in lontani paes i una nobilissima missione che ella stessa, ove ne intenda tutta la importanza, non vorrà rifiutare ; e nel tempo stesso

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