Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

- 103buon grado accettare una decadenza che non si e mai voluta ne intendere nè prevedere. Tutte le nazioni che pretesero alla potenza universale dovettero sempre e necessariamente soccombere alle resistenze che ebbero ad incontrare nei limiti naturali imposti dalla Provvidenza alle razze. E gl' imperii formati dalle conquiste decaddero mai sempre dalla loro grandezza, per non aver voluto riconoscere l'opportunità delle concessioni e i confini dei popoli. È da sperare che queste grandi lezioni non saranno perdute per l' Inghilterra, e che una malintesa resistenza alla volontà manifesta di tutta l' Europa, la deciderà a riprendere il posto che le appartiene fra noi, per continuare ne' suoi prosperi destini, e nell ' ufficio di rec:ue l'incivilimento nell ' Asia, nell ' Affrica e nel nuovo continente oceanico. L' Inghilterra deve alla sua politica tortuosa l'aver potuto conservare tanta influenza su certi governi che troppo sacrificarono i propri interessi a malfondate diffidenze e rancori. Qualunque sia la debolezza dell ' uman genere, viene sempre il momento in cui la ragione riprende il suo predominio sopra la passione ; allora si conoscono gli errori commessi e si cerca di ripararli: questo momento, siatene certi, non è lontano . L' Inghillerra, stretta allora da tutti i popoli. vinta dalla volontà generale, dovrà a quella uniformarsi, e rivolgere la sua fortissima volontà ai lavori che gli saranno riservati in un avvenire non meno glorioso. XIX . Il nostro lavoro volge al suo termine . Quello che abbiamo scritto è altresì il pensiero di molti uomini di

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