Agostino Depretis - Il diritto di associazione e il diritto di riunione in Italia

• ' . 30 Se è vivo e profondo in noi il sentimento politico della nazionalità, ,non può .dirsi altrettanto del sentimento dello Stato, di quel sentimento, èioè, pel quale ogni cittadino vede nel potere socia.le la salda guarentigia di tutti i diritti, la sanzione di tutti i do.veri civili. ~a questo sent imento 1,1.on si perfeziona in un giorno; esso è il frutto di una assidua elaborazione cui tutti debbono partecipare ; e quando un tale risultato si è ottenuto, si ha quello Stato for te e sicuro, sotto la. cui suprema ·tutela si esplicano liberamente tutte le attività morali, politiche ed economiche. La stori~ di tutti i popoli retti a sistema rappresentativo insegna che più il Governo vi è forte, più il paese vi è libero. Non si parla, s'inteD:de, di Governi assoluti; la cui forza non è che un alternarsi perpetuo di violenza e di debolezza. XXVIII. Il pericolo cui sono esposti i popoli che, avendo libere ist ituzioni, mancano della forte tutela dello Stato, è appunto questo : che le agitazioni politiche, altrove salutari e feconde, vi riescono facilmente pericolose. Quante volte si so~o veduti popoli inavvezzi alla pratjca del Governo libero, gittarsi in u~ oceano ignoto, in balìa d@i venti e delle tempeste, · Incerti quo .fata ferant, ubi sistere àetur! (1) E non si ebbe l'esempio di manifestazioni che in paese maturo per senno politico. avrebbero valso appena adabbattere un Ministero, mentre in altri paesi distrussero le istituzioni o provocarono gli orrori della guerra civile? In Italia, la Dio mercè, simili timori non possono nascere: nel patriottismo sperimentato e nella tempe-- ranza innata delle. nostre popolazioni - :argomento di giusta marav)glia al mondo civile, perchè uscite appena (1) VrnGIL, 1Eneid. III, 7. •

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