Agostino Bertani - Discorso pronunciato al banchetto offfertogli dai suoi elettori ...

- 15- :Ma d'altri interessi nostri interni; di quotidiane esigenze; che ri guardano .la materiale pr·osperità della nazione, io voglio e devo parlarvi. Se è vero che l'uomo non vive di solo pane, è altrettanto vero, che H pane ci vuole, e che in Italia si paga il 1nassi1no sul pàne, come affermò l' on. Depretis, e su altre materie di necessario consumo, e si paga il rninùno sui consumi voluttuarii. (applausi) Tristi~.sima ver·ità! che deve essere la base della rivoluzione economica, eu i deve intendere con instancabile volere il partito liberale. Signori, cos'è mai, e di che valore il pareggio in un bilancio ·di competenza, a petto della questione del massimo prezzo del pane, e della miseria materiale c inte11ellua1e di quasi due terzi degli italiani? Se pel nominale e vano pareggio, che un atto di ossequiosa accondiscendenza può alterar·e, (app lausi) si ammettono delle spese elle noi non eonsentiamo; si contano delle en trate, che noi non vorremmo; se si ti'ascurano delle fonti che noi reputiamo produttive; se si caricano gravezze opprimenti su i conati della prodnzionc, che pareggio è cotesto? Tant 'è fare un pal'eggio moral~, bilanciando la galera e la scuola, il giuoco del lotto e il lavoro, la virtù ed il vizio come contribuenti e retribuenti . l l sociali, e chiamarsene soddisfatti. ( unanirni fragorosi applausi) Usciamo d:1 questo fatale ootologismo che ci inganna, e cerchiamo i . . rimedi efficaci per il malessere, che crea ed espande un malcontento nelle città come nelle campagne, fra gl' impiegati dello Stato J.' ogni classe c funzione, ft•a i custodi delJa giustizia fta gl' industriali e i commercianti, fra i proprietari e gli operai della officina e della tena. Il lasciar fare e lasciar passare, comodissima, ma condannauilc teoria, ha snervato le migliori volont3, ~1a favorito l' indolenza e il fatalismo. Il popolo inglese, geloso più che altri mai della p1·opria liber tà e della propt·ia iniziativa, dopo lunghe prove e van~ aspettazione di provviJenza dal lascia1~ fare e lasciar passare, rinunziò allo Stato la sua libertà, di morire, ignorante cd inetto, per fame, per feubri e per indigenza; e gli 1.1a commesso il debito dell'istruzione obbligatoria, ddla ed ucazione sociale, 'la vigilanza operosa in tutta l'ampiezza del paese sulla pubblica sanità, sulla pubblica assistenza ai derelitti dalle forze e improduttivi, la repressione caritatevole e intelligente della mendicità; e sapete, signori , chi fu posto a capo del!' associazione pee Ol'ganizzare quei soccorsi? vi si poge

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