Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO JL DIRITTO DEl POPOLI 49 eludenti per la Costitllzione? Pio IX la diede, e noi ci guarderemo bene dal biasimare il consiglio di averla data: può mantener! a, e dove il voglia, noi crederemo che ci saranno delle ottime ragioni per rit enerla; ma per carita t se non \·ogliamo esser ridi co li, non sì dica che fosse data o che sia pe1· essere mantcnu~a perché voto della na'{ione! Questa n'è res tata estraoca , non ci ha preso veruna parte,. quasi altrettanto cpe alla Repubblica; e se è stata stranamente debole nel lasciarsi sopraffare, la dovremmo suppone al tutto stupida, se non si fosse neppure accorta della prepotenza ond' è stata ed è tuttavia la viltima. Ne abbiamo poi vedute tante in questo genere, che nulla per avventura è si chiaro in Italia, qnanto il senso che vuole attaccarsi a _questa nuova nomenclatut·a di na'{ione e .di popolo. Popolo e na~ione è stato in Italia quel po' di gentame ragunaticcio di fuoru sciti reduci, di forest ie ri , di semidotti e di miserabili di tutti gli ordini, che come putrida alga ma rina e schifoso sedimento vien solo a galla nella tem pes ta: e che fatto centro Li,·orno e tal ora Genova, sono ili vis itando la Penisola , mettendola in soqquad ro , esprimendo i voti della na'{io- ~ione e del popolo, quando il popolo e la nazione non ci pensava neppure in sogno. Mi è paruto ,vedervi una Compagn ia comica o comico-politica, che andava dando Je sue rappresentanze sceni che in varie piazze della pen iso la , recando nel rapp resentare quella precisione, quell'appunto e quella uniformità, che suolsi osservar.e in una esecuzione nuova in un pae-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==