Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO LA LEGITTIMITÀ DEL POTERE. 27 al mondo, come lo siam divenuto fino nelle caricature e sulle scene più scorrette di Parigi . Qual grado di valor militare potesse trovarsi nella moderna generazione italiana, prima di questi due anni era un problema per manco di sperimento. Ma dovevamo pur sapere che tra popoli culti, dove il soldato non è condotto dalla stupida suggezion dei mancipio, il valore militare non può avere altro appoggio che un sentimento interno di moralità. Al difetto di questo è vano cercar compenso coll'eroismo patriottico da pagano. II Vangelo rivelandone la futilità, ha tolta · ogni efficacia a quella molla, dove non sia sostenuta da un sentimento morale; e quelle parole pompose di gloria immortale di grande~~ a na'{ionale, di fama che si svo- ~ia colle cento sue trombe pot1·an ben servire per pre, testo e mantello alle ambizioni private ed alle cupidigie, ma non ispireranno giammai un vero e profondo convincimento ad un popolo battezzato. E dico popolo, perchè non nego che quei paroloni possan bastare a gonfiare il cervello di qualche individuo , il quJ!e si creda davvero di essere un Bruto, nn Cassio o un Catone in Utica, senza però che si creda nel deb ito d'imitare la matta generosi là di quest'ultimo. Ma qùeste eccezioni si lasciano alle commedie per riderne , non formano la regola generale, a cui solo deesi attendere facendo da senno. Tant' è ! nel mondo cristiano e civile o non ci è valor militare, o esso dee appoggia l'si ad un intimo cominci mento, ad una idea qualunque di dovere; e il dovere è il fondo di ogni moralità. 5

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