Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO LA LEGITTIMITÀ. DEL POTERE. 2[ e a valersi nell'opera nefanda delle armi medesime che quel potere le avea messe tt·a mani colla sua pi.eghevolezza o colla sua clemenza. E venendo ai casi particolari , il ciclo di tutli i tDrti del nono Pio , secondo il P. Ventura ,"cominci? il 29 aprile del quarantotto col dichiarare i suoi sensi sulla guerra con' Austria, e fn compiuto il 16 novembre cnl rifiuto del Mini stero Mamiani. Frammezzo a quei due termini indarno cercherete altro: quelle sono le due colpe per le quali è fatto segno alle più velenose invellive, e che sono il fondamento di ginrlical'lo in lega coll'assolutismo, raggirato dagli oscurantisti, disertore dichiarato delle insegne di libertà, nemico d' Italia , barbaro, ecc. Se la fazione demagogica avesse covato meno ini· qui consigli, si saria certo tenuta nella via a cui Pio IX aveala introdotta; e quella era via di verace libertà dei popoli, l1 iniziata indipendenza , la quale nelle nuove istituzioni avrebbe cominciato a maturarsi. Ma qui realmente non si trattava d'indipendenza italiana e molto meno di libertà .di popoli: Si trattava si veramente che nn pugno di scellerati, reduci dagli esigli o tolti per grazia da1Ie galee, doveano sconoscere e soppiantare ogni legittima autorità, doveano torsi d'innanzi l' invi so Pontificato, e resi padroni della cosa pubblica, doveano abusarne per farsene prepotenti o ricchi , sen za cural·si delle sventure e delle vergogne che avrebbero accumulate sulla infelice loro patria. Con tale ùivi samento il governare dai Consigli di Stato fn tl·asferito nelle piazze e nei tl'ivii , dove tra i baccani notturni, tra la

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