Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

AVVERTENZA XXI resto di religiosi e civili emolumenti, che si attengono all' autorità temporale dei pontefici, dovea essere poco o nulla considet·ato ; e se non si voleano direttamente annullati , si sacrificavano assai agevolmente alla nazionalità ed alla democrazia. Lo spettacolo scandaloso che l'Italia . ha dato di sè a tulla Europa, che ne freme tuttavia ù' indegnazione e ce ne ripaga il dispregio, ha piena spiegazione in questo spirito eterodosso e antipapale, che ha invaso non pochi nella Penisola, e che è riuscito a mettere a suo servigio le ulopie patriottiche ed il fanatismo democratico o liberale. La nostra vergogna e Ja nostra sventura non dimora nello avere uomini di questa tempera nel nostro mezzo: della medesima e forse di lega assai peggiore ce ne ha per tutto altrove; ma sì vet·amente la nosll·a vergogna e la nostra sventura dimora in questo, che uomini di quella tem· pera abbiano rappresentata la nazione, abbiano scape- ' strato senza modo o rallen to, dando libero corso ad odii covati lunghi anni , ed a l'ancori rugumati nella impaziente aspettazione del momento propizio. Se prevalessero i demagoghi in Alemagna ed i socialis ti in Francia, si vedrebbe per avventura qualche cosa di peggio. Che se si chiedesse onde è avvenuto che questa demagogia abbia prevaluto cosi agevolmente tra noi~ quando, per esempio, in Francia, dove è tanto più ))Oderosa cd ardita, è stata vinta più volte, e sperasi che abbialo ad essere tuttavia; io credo poterne renùere un' adcquata ragione, il cui svo1gimenlo sarà so-

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