Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

{18 CONCLllSIONE. :dei demagoghi coi quali ba a fare la moderna Italia. Non è por.o se giunga a pcrsuadersene ! Non vorrei che questo ritratto paresse colorato con tinte troppo fosche ed alquanto esagerate. Ma oltrechè quei ca ratteri sono necessarie conclusioni dei ragionamen ti e ùei fatti recati di sopra, ci ha un ~ltro argomeuto a sentir mio irrepugnabile. È indubitato che la république rouge o socialistica di Francia è la f-.tes- ~issima cosa che la nostra demagogia italianà. Non dico nulla della identità nelle origini, della somiglianza nei lineamenti, ùella uniformità nelle dottrine, nelle massime, nei mezzi e in tutto in somma ciò che costi - tuisce J' essere e l'operazione di una sella; ma a voJeme stare alla loro confessione, quella identità è fatto pubblico, notorio, proclamato le cento volte dai socialisti francesi dalla tribuna dell'Assemblea. Essi sono gli avvocati, i panegiristi, i promotori di tutte le infamie commesse nella Penisola, alle quali no~ sono mai mancate le cordiali simpatie e le gratulazioni fraterne della stampa socialistica. Che ,più? non paghi delle declamazioni e della stampa, sono ili essi medesimi a sostenere la fazione italiana; ed il primo sangue francese che ha intriso le mura di .Roma ) è stato vet·- sato per ope1·a dei socialisti francesi già usi alle stragi fratricide nelle contrade di Parigi. Volete più di questo per ammettere la pel'fetta identità tra le due ~chi ere ? Ora sapete voi qual' è la professione di fede del socialis-mo francese, la quale, per conseguenza della identità, è la medesima con quella della demaf'O~ia italiana 7

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