Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

CONCLUSIONE. 117 queste sventure. Se non lo c.onosciamo, saremo inaliili a combatterlo, forse non sapremo neppure impensierircene; e che ci varrebbe il · conoscerlo) quando ci avesse incatenati i polsi, o ci stesse col pugnale puntato alla gola! Ora a formarsene una idea abbastanza adeguata sarà, spero, giovato l'aver messo in qualche lume l'attentato da lla demagogia consumato contro Pio IX: attentato, che tra quauti se ne commisero è senza dllbbio per rilevanza e per enormezza supremo, e che per la sua specialità sembra accluderli ed assommarli tu l ti. I demagoghi pertanto sconoscendo e calpestando il potei' p o l i tico più leg·i tti m o che sia i n terra, di c hiararono cti non conoscere legittim ità di potere J se non .in quan t o, fattolo cadere nelle loro mani , se ne posso n valere a cupidigia e prepotenza. Essi colla tirannide onde oppressero il popolo, che avea più di qualunque altro ragione di ~stars i contento e fedele al suo Princi!Je; dichiararono di non conosce1·e diritti civili nei popoli o valore alpuno nel suffragio unive rsale, se non in quanto quelle parole poteau servire a mantello di dispotismo. Essi collo allenta_re al più nobile leneuo privilegio, che abbia la .cattolica Chi esa pci suo decoro e per la sua indi pendenza, si dichiararono acerbi nemici di essa Chiesa, Lli sensi affatto eterodossi, e non a 'l'enti altro di cattolico, che una esterna sembianza come uua maschera d' impos tu ra) per parer lo. Felloni contro il potere legittimo J oppressori .dei popoli, nemici della Chiesa, ecco il triplice carattere nel tri plice aspetto poli tico, civile e religioso ,

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