Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

106 SACRILEGIO la dipendenza civile dei Ponlefici da un potere qualunque, inducendo la perdita dell'autonomia estrinseca ticl ,·ero rivelato, esporrebbe la .Chiesa ad una schiavitudine laicale; alla. quale non si potendo e~sa in ness una guisa piegare, qualunque innovazione in questa parre sarebbe il segnale di nna persecuzione reJioiosa che ravvolaerebbc tutta quanta la cattolicità. n ' '"' Ora qt1al altro male potrebbe con questo paragonarsi? O si vonà forse recare in dubbio che lo stremare la Chiesa di quell'appoggio sarebbe per essere un segnale di persecu~ione religiosa? ma l'avere appena. tentato quell ' eccesso non è stato forse accompagnato da oppressioni e da violenze in questo genere ) quali per avventura non si erano fin qui vedute giammai nella Penisola? Io non ho uopo di rinfrescare parlando queste piaghe che tt·oppo sono sanguinose, e troppo oggimai divulgate; devo nondimeno pcJ' amore di verità c di giustizia recarvi sul finire una eccezione, che è cara al mio cuore, .ma che pure non mi è indetlata dal cuore. Questa eccezione è per Napoli, che dopo una scossa, tt'epida a vero dire e dolorosa, potè comporsi ad ordine e tl'anquillità cittadina, potè nell' universale scompiglio serbare in talla la legalità cd il diritto, ed essere segno d'invidia ad altre contrade della Penisola. Ciò si dee veramente alle migliori condizioni morali e religiose della citrà e del ReO'no ·si dee alla no- . o ' bilta ed alla borghesia colà assai meno che·altr.OV(l infette di volterianismo e di giansenismo; si dee al buon senso ed alla schietta fede di un popolo mal cot~'Osciuto e peggio calunniato, che se è manco . forbito da

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