Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

XIV AVVERTENZA ' profeta. AI presente si chiama Ronge in Alemagna , Proudhou in Francia, Mazzini in Italia, per non ricordare qualche altro nome, la cui celebrità è stata una delle più profonde vergogne della patria nostra. Ma in tanto cangiamento di forme, in tanta svariatezza di suggelli, l'elemento permane sempre lo stesso, ostinato, invariabile: l' ert'Ol'e cioè ed il male. Dall' erit is sicut Di i di Lncifero fino al je remplacerai Dieu di Proudhon, voi potete coordinare tutte le enor·mezze ~ le bestemmie in una catena non interrotta ; nella qual e tien posto la nostra demagogia , non dirò per ora quanto onore\'ole in efficacia ed in nequizia; ma certamente vel tiene. È nondimeno ad osservarsi attentamente che qu e· sto elemento ostile riesce nella pratica ruinoso. assai più che non porterebbe la sua estensione e la sua cf· ficacia, perchè non è abbastanza conosèiuto, o certo è sol conosciuto da' rei effetti) quando non è più tempo di cessarli. E parlando nel caso particolare, qnesla demagogia ~he ci ha invaso , non sarebbe riuscita a desolarci sì altamente, se non avesse trovato l' appoggio in moltissimi così delti liberali, che le si affl·atellarono strettamente pe1· averne non so che punlelli alle loro ulopie patriottiche e nazionali . Qnesli certo non dovettero sospettare di quali uomini si faccano avvocati e complici; altrimenti si sarian gtfardato dal volere aiuto da una mano, che affer·ratili Ii avrebbe tratti con seco nel precipizio) senza curarsi gTan fatto della patria e ùella nazione avvilita; in sanguinata e manomessa.

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