Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO GL'INTERESSI DELLA CHIESA . 87 mini; e si renderebbe di tntto il generé umano, quando a tutta la umana famiglia fossero accomunati i benefici effelli del divino.riscatto. Portentosa economia di· Provvidenza! che in nn mezzo cotanto semplice non pure ha ass icurato alla sua Chiesa un presidio forse inrii"pensabile, certo di suprema rilevan.za; ma eziandio ha sgagliardito gli sforzi parziali che potrebbe ro investire e cimentare le credenze in. qualunque ang·oJo della terra! Non ricorderò che le credenze e le presc rizioni di universal disciplina essendo riserbate immediatamente ed esc lusivamente ai Pontefici , sono per conseguenza sotlralte a qualunque esigenza, che i p~teri laicali potessero intorno a quelle affacciare ai particolari Pastori. Ma dove pure 11na prepotenza governativa giungesse , con esempi i non rari nè .lontani, a cacciare i Vescov i in esilio come fu fallo nella Russia e novellamente in Piemonte ed in Toscana ; dove fosser rinchiusi nelle prigioni, come fu fatto in Colonia e nIl i· mamente in Friburgo, nelle Marche, in Orvieto ed in Gubbio; dove fos se loro serrata la bocca con sedizioni e con minacce, 'come si è fatto in parecchie p1·o:. vincie italiane; l'insegnamento cattoli co non ne soffrirebbe gran fatto , fin che la parola franca della cattedra di S. Pietro potesse venire a confortare e rassicurare le Chiese vedovatc dei loro pastori . Di là nna voce Ji~era spiccandosi con quella maggiore solennità, che s'acquista da chi viene a porger la mano agli oppressi , sfolgorerebbe la sacrilega audacia dei prepotenti; infonderebbe nuovo vigore negli animi dei 8

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