Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO GL'INTERESSI DELLA CHIESA 79 . . la Chiesa, cziandio orbata di quel presidio, perdure· rebbe; dall'altra, al vedere che la ProHidenza le ha sempre c.onservato quel presidio, siamo indoLti a pensare che se questo le veni sse meno, si ricadrebbe nelle persecuzioni religiose poco dissomiglianti da quelle ùei primi secoli . Non sj creda esagerato e fanta stico questo concetto: qui, come dissi, la storia non ci può in segnar nulla, in quanto nulla non vide di somigli ante. Se ne dee pertanto stare al di scorso e ad un esame riposato e coscienzioso degli el ementi che abbiamo innanzi; e se quel discorso e questo esame s'istituisce, non ne uscirà altra conclusione che la enunziata di sopra. Eno·rme enore sarebbe se si credesse che la qui stione sul potere temporale dei Papi sia poco altro che un afl'.ue politico, od un punto di ambizione pretesca. Lo so che in Italia da molti ss imi così se ne pensa e così · se ne parla; ma altrove, dovunque un fan ati smo patl'iottico non ha in quella maniera accecate le menti, si capi sce e si proclama che quella quistione riguar- , da gl'interessi più sommi della umana società, perchè tiene alla conse1·vazione dell'incivilimento cri stiano, al bene universale del mondo presente, ed ai destini delle generazioni avvenire. Non sia grave al lettore di fermare un poco seriamente iJ pensiero su questi oggetti. Due precipui vantaggi colse la Chiesa dalla pace ottenuta da Costantino nel quarto secolo: fu messo un termine alle sanguinose persecuzioni, onde tìnfl allora era stata ,·ittima , e che le aveano fatt~ alterna•·e le fervide preghi ere nel buio · delle catacombe cogli !' ll'a-

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