Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

SACRILEGIO VERSO GL'INTERESSI DELLA CHIESA . 73 maniera le osservazioni fatte sono comuni, e possono applicarsi a tutte le leg'ittime autorilà disconosciute e calpeste dalla demagogia, a tutti i dit·itti dei popoli tiranneggiati sotto il preteslo const1eto di affrancarli dalla tirannide. Quanto al Sovrano di Roma ed al suo popolo in particolare, non ci pnò essere che un grado supremo nella fellonia e nella tirannide ; stante che la legiltimi rà del potere che si è vili peso è la massima, è la più sacra di quante se ne posson trovare nel mondo; ed il popolo che fu oppresso avea più di qualunque altro ragione di starsi contento alle guarentigie ond' era assicurato, ai vantaggi onde godea ed alla paterna autorità che governava lo. Ma f!Uesti, come vede ognuno, sono maggiori gradi, diciam così, d' intensità nello stesso delitto, il quale nella sustanza è il medesimo pet' qualunque altro principe o paese; ed è nel rigor del termine fellonia e tirranide demagogica. Gli eccessi consumati contro Pio IX , secondo questo principio , sono identici con quelli onde fu vittima Leopoldo di Toscana ; e la prepotenza nefanda onde il triumvirato romano spoglia e devasta quell'infelice paese , non differisce nella sostanza dalla tirannide che ha immolato la misera Genova alle ruine del bombardamento, facendole espiare con questa suprema sventura parecchi mesi di furie sacrileghe e di permanenle rh:of ta. Verso i legitt imi poteri e le libertà dei popoli qnesti sono i principii speculativi e pralici della dem3gogia italiana : l'abbiamo conosciuto abbastanza pe1· quest i due capi. Ma fu detlo nell' avverten~a che Ja spec ialità del-

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