Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO H. DIRITTO DEI POPOLI. 69 il pm spesso scel to ·dal suo mezzo, e talora ancor d al suo popolo, che è Padre uni versai dei fedeli, ed il -cui regno non ha altri confini che quei della terra, ci sembrano granùezze, innanzi a cui sparisce qualunque neo governativo, ed alle quali solo una febbre da forsennato ed un- delirio potrebbe fare rinunziare per -acquistarsi !.'alto privilegio di essere tirann egg·iati da un Galletti o da un Mazzini. E che darete voi a questo popolo in compenso di tante guarentigie sul1a morale bontà del suo Principe? di tlnti pr ivil egi , di tanto decoro per la specialità del su·o governo? di tanti mater1ali vantaggi, che pure per u.n popolo battezzato debbono essere quasi un nulla appelto dei morali e dei religiosi, pei quali senza contraddizione fu sempre popolo principe? chieggo un' .altra volta: che darete a qnes to popolo pet· rifarlo di tante .perdite ed in compenso di tante iatture? Oh ! lo sappiamo! lo abbiamo vi~to! n è _potea essere altrimenti, percbè voi non avreste potuto pagarlo che della vostra moneta. Gl i potevate dare e gli des te la facollà ùi ùissettarsi alle putride gore di un giornalismo ateo e -radicale, perchè rinegasse qnella fede -che era il piu prezioso suo tesoro: gti deste la balia di assassinare impunemente per le contrade, o di violare qualche pnclo r troppo schivo; gli deste il tripudio sacrilcgo di profanare i templi , di manomettere i chiostri, di !.'Chem ire ed insultare venerandi ecc lesiastici, Ji bis trall are ed iiTidere verg1111 consccrale a Dio, e tìno di sollazzarsi delle cose sante, volte in

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