Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

70 TIRANNIDE deriso da compri istrioni sulle scene. Voi g-li metteste in uggia una vita laboriosa e tranquilla; l' ubbriacaste dei sogni più pazzi di cupidigia e di licenza, e mentre da un parte cresceste le sue miserie, lo spogliaste dall ' allra de' presidii più salutari d'istruzione gratuita di cri stiana carità e di conforti celesti. Voi edu- ' caste questo popolo · alla insurrezione ed al tumt1lto; gli des te il supremo privilegio di viver.e in una rivolla q~ws i pcrpe tua ed in una sedizi on permanente, fino a fargli sconoscere ogni legittimità di potere , a fargli ca lpestare ogni santità di diritto; fino a farlo parere scon osccnte, ribellante e fellone verso un Pontefice che, venti mesi or sono, era il suo amore ed il generoso suo orgoglio. In somma spogliando lo d'ogni consoìazione, d'ogni bene, ne irritaste le passioni più abbiette per averle a vostro servigio, ed alle quali gettaste pascolo ogni maniera di vittime fin che ne aveste. Ma fJnando mai questo popolo , accortosi del tradimcoto scellerato onde fu giuoco, si volgesse contro di voi, se vi manca la baionetta o la mitraglia per trucidarlo, voi vi avete da un bel pezzo, smungendo le pubbliche e le private· sustanze, preparato i mezzi alla fuga agiata e decoi·osa, pe1· abbandonarlo alla fine ai suoi delitti, ai suoi rimorsi ed alle sue sventnre. Grande Iddio! io mi . credeva di dil·e assai quando dimostrava i nostri demagoghi essere sta ti fe ll oni contro la leginimità del potere ! oggimai mi accorgo che questo è ben poco verso la oppressione dei popoli , della qnale furono architetti ed artefici . No! non è vero

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