Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

V!'.mSO IL DIRITTO DEI POPOLI. 63 concetto strettamente pagano della civiltà: gli scritti di Vincenzo Gioberti ne sono una pruova irrepugnabile per qualunque abbia pazienza di leggerli e capacilà d' inlcnderli. Diletti) agi, godimenti di questo mondo quanti più se ne possono avere, e da chi più ne può afferrare; mezzi a quesli beni, come vede ognuno) sono le ricchezze; e quindi traffichi, commerci, industrie, e via discorrendo. A pnr .dar qualche pascolo ali' ambizione cd al fiero orgoglio di credersi qualche gran cosa al m.ondo) proposto come suprema cima il fanatismo patriottico, l'indipendenza nazionale, l' immortalità nella storia, ed altri cotali vuoti fanlocci cnde la misera gentilità si balloccava, pagando a prezzo di lagrime e di sangue l'orgoglioso sentimento della pro~ pria grandezza. Intesa la civiltà a questa maniera, la conclusione era necessaria e manifesta: l'Inghilterra, la Francia sono i paesi più civili del mondo; l'Italia il più barbaro: Roma cattolica, colpa i Pontefici, essere lontanissima dalla prisca st;Ja grandezza, e pe1· rilevarsi dalla sua prostrazione doversi trasformare i.n quel che era a' tempi degli Scipioni e dei Cesari. Ma se queste aspirazioni gentilesche possono finir di stravolgere qualche cervello balzano , o pascere a tempo qualche cuore corrotto, non crediamo che possano valer nulla presso uomini che apprezzano il Vangelo e si governano colla ragione. Secondo questi due tribunali non si troverà difficollà ad ammettere questa defin izione, o descrizione che sia) dell'incivilimento; essere cioè l'armonico accordo del ben'essere morale e materiale, accomunato al 7

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==