Carlo Maria Curci - La demagogia italiana ed il Papa re

VERSO' IL DIRITTO DEl I'OPOLI. 59 t ura degli uomini e delle cose. Or vede ognuno che • somiglianti evidenze possono bene essere oscurate dai sofismi 1 recate in dubbio dalle menzogne , accoppate ·se volete da furiose declamazioni e da violenze di fatto ; ma esse pet· questo non perdono nulla della loro lucentezza presso qualunque abbia occhi da vederJe e volontà da affi ~sare gli occhi per· considerarle. Il solo che io possa è mostrare per· quali vie siasi giunto ad offuscare per questo rispetto in tal mani era la verità , che oggimai quei medesimi che put· la intendono, appena avrebbP.ro animo di proclamarla. Io me ne sbrigherò con tre osservazioni, la quali prego iiJetLor·e di considerare sensatamente, senza misurarne la importanza dalla brevità sotto cui son costretto ad esporle. Prima osserva'{ione. La eterodossia in generale per· fanatismo religioso, e l'italiana in particolar maniera per le sue utopie democratiche e nazionali , han dovuto guardar sempre d'un occhio 'invido, bieco e rabbioso la temporale autorità dei Pontefici. Fu naturale che ne giurassero lo sterminio e vi si applicassero .con quell'ampi ezza e varietà di mezzi , che sono alla disposizione di sette avventate ed impronte , le quali non ·Conoscono onestà e ragione altro che per farsene maschera d' impo~tura . Ora appena~ credibile quanto si an suggette ad essere oscurate e travolte le verilà ed i falli .ancora più chiari ; quanto sia la moltitudine agevole ad esser colta al laccio della sfrontata calunnia e dell~ impostura versi pelle! Dal tanto dirlo, ripetel'lo, rimesta rio si riesce alla fine a far credere ciò, a cui credere la gente non ha altra ragione , se non del sen-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==