Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

52 LA CROCIATA CONTRO mezzo di parole alla solidarietà di un omicidio sociale. Mi sento sul cuore il peso di un assassinio ; nel sonno, una voce mi grida: Caino che hai tu fatto del fratel tuo? Se è fuori di dubbio che la miseria, la fame, le divoranti inquietudini che avvelenarono fino a questo momento la Repubblica, sono l' espiazione della lunga immoralità, di cui la Francia si era resa complice sotto il regno precedente, chi può prevedere l' abisso di mali prossimo a spalancarsi sotto di noi per l'espiazione di questo grande omicidio? Ricordiamoci almeno, quando il flagello di bronzo ci colpirà fino al cuore. Un popolo soffocato in pieno giorno da un altro popolo che l' avea chiamato a libertà, non più sotto la tutela di un re, ma nella piena coscienza delle sue azioni; non v' ha turbamento maggiore di questo recato all' ordine morale. Perchè quest' ordine venga ristabilito, è necessaria un' espiazione, e comincio a temere che la nazione, la quale uccise a sangue freddo la libertà in un'altra, non ne venga punita per lungo tempo coll'incapacità di fondarla in se stessa. Qual è Ja pena sociale del fratricidio sociale? Qual sarà il castigo pel nuovo delitto di Caino? Kmancipata soltanto dal rimorso, vedremo noi la Francia con un marchio incancellabile sulla fronte, sempee agitata, giammai soddisfatta, errare da un estremo della servitù all'altro estremo senza potere arrestarsi nella libertà e nel

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