Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

• LA REPUBBLICA R01IAi\fA 51 caro mio, credete che la cosa debba aver un fine così tragico! Colpi di fucile contro la Repubblica Romana? Eh via! non vi pensa nessuno, statene pur certo. Io sarei, per esempio, del vostro avviso, se non avessimo a fare con un uomo così onesto. » Vengono poi i formalisti» non è questa la quistione; si tratta semplicemente di una questione d' urgenza e non fl' altro.» ecc.» Ecco con quali frottole gli uomini giuocano gli uomini; cosi furono consumati in ogni tempo quei grandi assassinii che sanguinano :;mcora. Sotto queste amabili parole, si raccolgono le lagrime inesauribili degli uni e lo vergogne irreparabili degli altri. Domani le passioni taceranno , e la storia dirà: la Francia nel 1848 avea g ettato un grido per chiamare i popoli a libertà: L'Italia sentì questo grido di redenzione e sorse a mezzo dalla sua tomba. Ma un popolo s'appressò con passo insidioso a questa nazione che risuscitaYa, e scannò il cadavere: questo popolo è la Francia. Chi si assume la responsabilità dell' assassinio di una nazione dalla quale furono generate tutte le altre alla vita civile? È forse una sola classe? La borghesia? la Francia? Lo dicano. Io non so quel che pensino a questo riguardo i miei compatrioti, nè quel che essi facciano per stordire la loro coscienza. Per me, vorrei lavarmi le mani di quel sangue e per questo scrivo queste linee. Ma non è così facile sottrarsi per

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