Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

LA REPUBBLICA ROMANA 53 diritto? Lavorerà senza produrre? S'agiterà senza avvanzarc d' un passo? Seminerà senza mietere? Servirà dunque di fermento, di focol are, di stimolo, di face al mondo senza potere approffittare essa stessa delle opere sue? Maledetta fra i popoli, anche il suo lavoro sarà maledetto? Noi trasciniamo oggi ancora dietro noi la solidarietà del primo spartimento della Polonia. Fino a qual generazione ci perseguita la solidarietà dell'assassinio dell ' Italia? Per quanto tempo la voce di quel sangue griderà contro noi? Belle ques tioni invero pei noslri uomini di Stato! Il primo castigo per coloro cui queste questioni fanno sorridere è la confessione che la. loro coscienza è morta , e lo spegnersi d~la coscienza è il vero segnale di un ordine di cose che muore. È del resto una veduta assa~ miserabile quella d' imaginarsi che un popolo possa sottrarsi a quello che la Provvidenza vuol farne di lui; si crede che tutto si dibatta nelle urne, e non si vuoi vedere ch e una forza superiore alle fantasi e dei popoli fa sortire spesso dall'urna il contrario di quel che essi vi deposero. Quanti sforzi non ha fatto la Francia da Luigi XVI in poi per sottrarsi alla HepubBlica! Due volte rifece colle sue mani una dinastia per ingannare l'étvvenire; credè dapprima fermarsi nella gloria colla dinastia di Napoleone. Venuta meno questa, accettò la Carta del ranio primogenito; rotto

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