44 LA CROCIATA CONTRO negli altri maledissero, seguire passo passo, senza rivolgersi indietro, le orme delle dinasti9 che essi cacciarono nell' abisso, io domando qualche volta a me stesso nel fondo della mia coscienza: Che fare per salvarli? Ma in mezzo ad un sogghignar confuso simile al romore di foglie secche, ho udito uscire da mille booche questa risposta: Non vogliamo esser salvati! Dopo la lezione venuta dall' alto il 24 Febbraio ad uomini che, anche in quel giorno, non vedevano quel che accadeva sotto i loro occhi, io credeva che avessero assunto quel sentimento leale d' una certa umiltà nell' esperienza della loro disfatta e della loro miseria; sarebbe stato il segno di una vera superiorità l' approffittare di un tale insegnamento. Quando io veggo quegli stessi ciechi di cuore e di mente presentarsi di nuovo in qualità di capi di questa società, io mi chieggo a quale abisso siamo condannati per prendere a guida chi fu convinto di non aver avuto per beu diciotto anni n è occhi, nè orecchie. Sapete quel che costoro non perdoneranno mai al 24 Febbraio? Questo: di aver mostrato cioè ad essi stessi, nel secreto della coscienza, la loro portata e la loro inanità. La rivoluzione ha fatto ben peggio che a1larmarli riguardo le proprietà; essa infatti ne li ha spogliati ed im- ---- \o . overiti per sempre mettendo a nl1do e spenlendo o'-' r,~ nei del loro genio. Se fosse stato saccheggiato l:; /::; "")) \ -=: q~ C1) •-• Il; 'rr, U> .... l ..... """ '=, \ + ~
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