Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

zs· L .\. CfWCI.\.T.\. CO:'\ THO t1opo aYCl' appuntate lo vos teo baioneHo st:l petto· dd popolo, rirolgcrle contro il santo paclro cd ohbligarlo a rinnegare la sna fet1"? In ogni caso c CJ.Ilesta la siturtzionc che vi siete creati. Se volete, como avete doHo, stabilire nn governo costituzionale in H.oma, voi violentato il pontefice, se vol ete ristaurarc il gov0rno assoluto (1i diritto divino, violate la vostra parola. Sccglif'to. Siete ginnti a questo momento di gloria; dopo ar r r traversato un lago di sangne avete 1Y10s~o pt·irni , a"anti gli au striaci jl piede sulla go la dell' Italia. Ora elle far ote? Raccogliere in p aco per forza di negoziati quel che avete preparato trionfalmente colla guerra. Lo credo. ~la che! voi domandato al papa ehe non pnò, senza cessare di essere, accorùado, un regime costituzionale fondato suIla sovranità del popolo. Voi domandate alla sovranità del popolo quel che essa non può, senza perire, accordarvi, di condividere il potere colla teocrazia. Due rovine per una: quella della democrazia, e quella del papato. L' Austri:t si contentava eli meno. Primo carattere dell'assurdità; qn es ta impresa tende direttamente contro lo scopo che gli autori di rssa si sono prefi ssi; e PJ'ecipitano ess i medesimi nel tranello. fatale alla Francia, fatale all' Italia , ques ta spedizione è fata le soppratutto al papato. Crct1ono ;.~ ,·cr tutto deciso facendo (! ucsta

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