Edgar Quinet - La crociata contro la Repubblica Romana

1$ L\. CROCIATA CO~TRO chiesa, un sindaco per il comune : è cosa saggia e ragionevole che ognuno attenda alle proprie funzioni. Perchè obbligarci a colpi di fucile a ritornare alla confusione di cui si sbarazzarono i nostri padri nella prima rivoìuzione? Se v' aggrada, noi non cangeremo affatto questa situazione che ci soddisfa » E per troncare la couversazione, se il tamburo battesse la carica, se le palle piovessero sopra di voi e sulle vostre donne, se le bombe roventi v' incendiassero i covoni sull'aia, voi vi vedreste diffi.- ciimente in qnell'azione l'opera dello Spirito Santo. Ecco, tuttavia per qualcosa i figli nostri sono obbligati a spendere il più pnro ùel loro sangue e dare la vita in questa spedizione d' Italia; essi sono incaricati d' obbligare i Romani ad accettare il loro vescovo per re. Come voi, i Romani replicano: « Noi accettiamo il nastro vescovo nelle cose <li reli~ione; ma c; dispiace averlo nel tempo stesso per nostro padrone e principe negli affari mondani, in conseguenza noi vi supplichiamo di non volerei togliere la vita per costringerci ad non accettare in casa nostra un governo di cui voi non volete saperne affatto in casa vostra.» Voi sapete che per qnesta replica, è corso per due mesi un finme di sangue. Le bombe, le palle di cannone, i proietti li delle carabine di Vinccnnes, hanno avuto di mira un popolo assediato da quattro nazioni, dietro una muraglia vecchia da quattordici s.ocoli.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==