Lionello Venturi - Per la libertà della fantasia creatrice

molti anni egli fosse un rivoluzionario e inventasse le astrazioni del cubismo. Immaginate un Picasso conformista: che spregevole farsa! Non mtè ignoto che le anime timorate formulano untobbiezione al legame stretto fra libertà e creazione artistica. E tirano in ballo i grandi mecenati del Rinascimento, i duchi di Milano, di Mantova, di Ferrara e di Urbino, i papi artisti Giulio II, Leone X, Paolo . III, nonchè Carlo V e Filippo II, tutti personaggi che non erano precisamente iscritti nel partito liberale e che tuttavia hanno promosso ~lcuni dei maggiori capolavori del Rinascimento. Bisogna pure rispondere che l'arte italiana si è sviluppata a Firenze e a Venezia, prima di essere stata accolta nelle corti, e cioè si è sviluppata secondo i bisogni della fantasia degli artisti e non secondo le direttive dei papi o degli imperatori. E • dt altra parte, il rispetto che i mecenati del Rinascimento avevano delltopera dei loro artisti, è rimasto ·fa"" moso nella storia e nella leggenda come quella di Carlo V che raccoglie il pennello a Tiziano. Il guaio delltarte attuale diretta dalla politica è proprio nella impudenza con cui gli uomini ·politici impartiscono le loro direttive agli artisti. II bibliotecaginob1anco

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