Ignazio Silone - La scelta dei compagni

famiglia, corris.ponde la tendenza usurpatrice degli enti collettivi. A dir vero, non saprei indicare quale collettività, oggi, possa considerarsi immune· dalla lebbra del nichilismo. Si direbbe addirittura che la vita associata crei la temp_eriepiù favorevole alla incubazione dei suoi germi. Come ·è monotona la stupidità umana. Il meccanismo mortifero è sempre lo stesso: ogni gruppo o istituzione sorge in difesa di un ideale, ma strada facendo si identifica con esso e poi vi si sostituisce, ponendo al vertice di tutti i valori i propri interessi. « Chi nuoce al partito è contro la Storia >>. I soci, per le ragioni dette e ripetute, non ne sono affatto incomodati; vi trovano anzi il loro tornaconto. I vantaggi non sono trascurabili poiché l'abdicazione a ogni responsabilità personale è completa. Se per dannata ipotesi a qualcuno sorge un dubbio, egli non ha che da rivolgere un quesito all'ufficio propaganda. (Nei casi delicati, la risposta gli sarà. portata a domicilio). Quanti si avvedono che la tirannia dei mezzi sui fini è la morte naturale dei fini più nobili? E che la riduzione dell'uomo a strumento e materia prima, dà un carattere mistificatorio a qualsiasi pretesa di voler assicurare la felicità dell'uomo? Non vi è immagine più malinconica di questi ex perseguitati che a loro volta. diventano persecutori. Non so se voi conoscete la terribile lettera che la Simone Weil scrisse a Bernanos, nella primavera del 1938,a proposito della guerra civile di Spagna. Alla veemente· re23 bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==