Ignazio Silone - La scelta dei compagni

darsi attorno. Dalle classi alte il nichilismo si è propagato su tutta la superficie sociale. L'epidemia non ha risparmiato i quartieri popolari. Universale è oggi il culto nichilista della forza e del successo. Ed è nichilista questa generale virtù di identificare la Storia con i vittoriosi, l'ignobile viltà che porta tanti intellettuali versoil comunismo o verso McCarthy. I ·morti, i deboli han sempre torto? Mazzini ebbe torto? Trotzky ha avuto torto solo perché è stato battuto? Gobetti, Matteotti avevano torto? E Gramsci non cominciò ad avere ragione ch:edall'aprile del 1945? Non l'avrà più se diminuirà la forza del suo partito? E la paura della bomba all'idrogeno è la paura di una ragione superiore, di una ragione più convincente delle altre? Alla generale insicùrezza personale, che nella nostra epoca risulta dalla crisi economica e dall'invasione dello Stato e della politica in tutti i campi dell'attività umana, corrisponde la ricerca affannosa da parte dei singoli di una qualche sicur_ezzae protezione in uno dei partiti di massa, il che non esclude affatto il doppio giuoco con il partito-avversario, possibile vincitore di domani. Se !e critiche ideologiche e le campagne morali non scuotono la compattezza dei partiti di massa e lasciano indifferenti la maggior parte degli iscritti, ciò accade appunto per il motivo già detto: sono ben rari quelli che vi aderiscono per un'intima convinzione ideologica. E a questa disposizione opportunistica dei singoli, ossessionati dalla propria sicurezza e da quella della propria 22 bibliotecaginobianco

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