Ignazio Silone - La scelta dei compagni

riato. Le recenti esperienze dei sindacati nazisti, salazariani, peronisti e, in senso più largo, riformisti e corporativisti, hanno finito col persuadere di ciò anche quelli che erano riluttanti ad ammetterlo partendo dalla sola degenerazione totalitaria del comunismo. Ma ora, ripeto, il tramonto di quel mito costituisce un dato di fatto ovvio per chiunque si prenda il fastidio di informarsi delle condizioni del mondo e non soltanto del proprio circondario. Non si tratta più soltanto di un sottile stra- - to di lavoratori privilegiati (la cosiddetta « aristocrazia proletaria )) dei paesi imperialisti, resa possibile dallo sfruttamento dei popoli coloniali); né delle categorie inferiori, ancora plebee, rimaste ai margini del processo produttivo (il cosiddetto Lumpenproletariat), i:nadi normali masse lavoratrici. Un esperimento come quello dell'Ocrana del 1905,oggi, non sarebbe fatalmente condannato all'insuccesso. L'avvenimento ha per i marxisti questo significato evidente: lo stesso modo di vivere non determina più, nell'organizzazione operaia, tn identico o affine modo di pensare. La coscienza di classe non è più un prodotto naturale della classe. Da quando si è creata questa situazione, da quando sui problemi fondamentali dell'uomo d'oggi non esiste più, su scala mondiale, un orientamento, un peso, una efficacia univoca del mondo operaio verso la libertà, ne è risultata una nuova dimensione, non solo della vita politica mà spirituale. Il mondo operaio si è spirituàlmente frantumato. Esso è oggi polivalente. Il cavallo di Carlo Cattaneo ha buttato a terra il cavaliere ed è tor20 bibliotecaginobianco

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