Ignazio Silone - La scelta dei compagni

quèsta abitudine, l'assenza di ogni ragione seria di vivere, il carattere insensato di questa agitazione quotidiana e l'inutilità della sofferenza)). Uccidersi significa << confessare semplicemente che non ne vale la pena )) ~ l'inutilità, l'assurdità della vita quotidiana. Il rimedio contro questo desolato senso dell'assurdo gli sarà offerto dalla compassione. (< Il mondo in cui vivo mi ripugna, scriverà Camus nell' "Homme révolté", ma mi sento solidale con gli uomini che vi soffrono )). La vita dei personaggi del suo romanzo successivo « La Peste'), non sarà più presentata come uno· sviluppo impassibile di fatti arbitrari e privi di senso, ma è un incontro compassionevole di esseri che soffrono e si dibattono contro un comune destino. Uno dei personaggi del romanzo, il dottor Rieux, incontrò a un certo punto Grand, un piccolo impiegato del municipio abbandonato dalla moglie, e abbandonato sen~a rancore. « E,gH guarcfava Grand da lontano, quasi incollato davanti a una vetrina piena di giocattoli di legno e grossolanamente scolpiti. Sulla faccia del vecchio impiegato le lagrime scprrevano senza interruzione. E quelle lagrime sconvolsero Rieux perché le capiva e le sentiva nel vuoto della propria gola. Egli si ricordava anche il fidanzamento del disgraziato, davanti a una bottega di Natale, e di f eanne curva verso di lui per dirgli che era contenta. Dal fondo degli anni lontani, la fresca voce di T eanne tornava verso Grand, questo era certo. Rieux sapeva ciò che pensava in quel momento il vecchio uomo che piangeva, ed egli pensava come lui, che questo 13 bibliotecaginobianco

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